Da domani sono a Dublino fino alla fine della settimana per un meeting internazionale: sono felicissima ma saranno giorni di fuoco con orari deliranti.
Così oggi ho preso mezza giornata libera al lavoro, visto che il conteggio dei miei straordinari si avvicina paurosamente alle 140 ore. Come dire, vai a farti un giro che in ufficio sicuro non ci puoi più stare. Eseguo.
Ecco però che sorge la classica deformazione dell'organizzatore: ho un pomeriggio libero, e non so cosa farci. O meglio, mi vengono in mente solo attività che non c'entrano molto col concetto di "vacanza" e "rilassarsi", quando fuori per la prima volta splende il sole su Milano, e la temperatura invita ad uscire, prendere aria e, non sia mai, FARE UNA SANA CAMMINATA SENZA META.
La sola prospettiva mi lascia sbigottita. Non so quanto tempo è che non vado semplicemente a zonzo da sola. (automaticamente sorge il dubbio: sono MAI andata semplicemente a zonzo da sola?)
L'organizzatore, quando gli viene impedito di organizzare gli altri, organizza se stesso.
La lista delle possibili attività del pomeriggio diventa quindi:
- ultimare il post di risposta ad Emme che aspetta nelle bozze da un mese perchè è più lungo della Divina Commedia;
- riordinare l'armadio cominciando a preparare il cambio stagione e programmando una serie di lavatrici;
- suonare il pianoforte per almeno tre ore tornando a padroneggiare perfettamente il primo tempo della "Patetica";
- studiare inglese per almeno tre ore preparandomi per Dublino (che è come lavorare ma siccome non mi paga nessuno è considerata un'attività personale);
- pianificare nei minimi dettagli l'addio al nubilato della mia migliore amica prima ancora di aver sentito cosa ne pensano le damigelle;
- pianificare nei minimi dettagli la vacanza a Campiglio del 25 aprile prima ancora di aver sentito gli altri partecipanti.
Ammettiamolo, ho un problema. A 29 anni, e per di più essendo bionda, non si può non essere in grado di non fare semplicemente NIENTE.
Indi per cui, ho deciso che il pomeriggio sarà dedicato a:
- prendere il BikeMi e arrivare in un punto interessante del centro;
- rifare la strada a piedi verso casa;
- mangiare un gelato;
- guardare le vetrine;
- chiamare la damigella d'onore per discutere CON LEI dell'addio al nubilato della mia migliore amica;
- riordinare moderatamente la camera mentre faccio le valigie per la partenza di domani.
Credo che avrò un attacco di panico a metà del processo. Vi farò sapere come va.
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Se io riuscissi a organizzarmi come fai, probabilmente, sarei alla terza laurea.
RispondiEliminaInvece no.. sono una cazzara. Tu mi devi insegnare i trucchi (e poi, io ti dico come si vive una vita rilassata! ;D)
Sono pronta alla sfida. Ma mi devi insegnare davvero di rimando perchè, come hai visto, alla fine almeno il post-papiro a te l'ho finito!
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