Sono una maniaca del controllo, e ho problemi a delegare. Ne sono consapevole e faccio un costante lavoro su me stessa in proposito, soprattutto visto che siamo a fine stagione teatrale e le mie ore di recupero sono il doppio di quelle della mia collega: della serie, non posso vivere così ancora a lungo.
Fra due settimane si sposa la mia amichetta del cuore dell'Accademia D'Arte Drammatica, e ho l'onore di essere la sua testimone (fazzoletti di Hello Kitty già in borsa, chevvelodicoaffare).
L'addio al nubilato è il prossimo fine settimana, cioè quello subito precedente il grande evento, e partiremo per tre giorni per una destinazione sconosciuta alla sposa. Mi sto occupando di tutto, ho comprato dei gadget carinissimi per le partecipanti, studiato l'itinerario, insomma ho fatto quello che so fare meglio: l'organizzatrice.
Preda della sindrome da agenzia viaggi, nonché della carta di credito nuova fiammante, mi sono offerta anche di provvedere ai biglietti del treno per l'intera compagnia, per essere certe di avere posti vicini. Sui viaggi del sabato c'è anche la promozione 2x1, che ci fa risparmiare un sacco di soldini.
Mi accingo ad acquistare i biglietti prima di uscire per un aperitivo col Fidanzato, ma come sempre vengo bloccata tre volte dal perfido sito di Trenitalia (stacchetto musicale lugubre al solo pronunciare questo nome), e si sta facendo tardi.
"Tu preparati, lo faccio io."
Lo faccio io.
Ta da da dan.
Respiro, e rifletto. Il Fidanzato è un veterano del perfido sito di Trenitalia, visto che si fa continuamente su e giù per l'Italia per venire a Milano da me. Posso citargli a memoria orari dei treni che mi occorrono e numero delle partecipanti dal bagno senza colpo ferire, e intanto finire di prepararmi.
Sì, posso farcela. Posso delegare. Lasciargli il computer, andare nell'altra stanza, ed avere fiducia nel fatto che non è strettamente necessario che sia io e solo io a comprare questi biglietti.
Respiro.
"Va bene, grazie mille."
"Ok, dettagli?"
"Dunque, sabato, 5 persone, destinazione X, treno Tale. Mi raccomando attento a prenderli a coppie di due, così prendiamo la promozione, e abbina i posti vicini."
"Perfetto, vado."
Mi trucco, metto le lenti, aggiungo a voce i dettagli della carta di credito. Sento il trillo dell'sms ricevuto con i codici dell'acquisto e dei posti.
Visto quanto era facile? Brava ragazza che delega.
"Adesso allora ti prendo il ritorno. Il giorno dopo, giusto?, quindi domenica 21."
Gelo.
"Amore, domenica 21 non è questa settimana, è la prossima, ed è il giorno del matrimonio. Lo sai. Ci vieni anche tu."
"Ah, è vero. Quindi tu intendevi questo sabato, questo che viene?"
Brivido lungo la schiena.
"Certamente. E lo sai benissimo, sono mesi che te ne parlo. Non avrai mica comprato i biglietti con la promozione per sabato 20?"
Silenzio.
"Ehm, si. Mi sono sbagliato. E immagino che non siano neanche rimborsabili, vista la promozione. Mi dispiace."
...
...
...
No, non sono una che ama delegare.
...nemmeno io amo particolarmente delegare, ergo ti comprendo...
RispondiEliminafaccio catatonici danni io, così come li fa chiunque non sa come delegare!
però siamo belle [e tanto ] così, no?