tag:blogger.com,1999:blog-1628898939282906962024-03-05T14:07:48.819+01:00The Blonde ChroniclesI'm not a dumb blonde. I'm just drawn that wayC.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-66482109912618023872013-07-10T08:30:00.000+02:002013-07-10T08:30:00.840+02:00Lo faccio io<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Sono una maniaca del controllo, e ho problemi a delegare. Ne sono consapevole e faccio un costante lavoro su me stessa in proposito, soprattutto visto che siamo a fine stagione teatrale e le mie ore di recupero sono il doppio di quelle della mia collega: della serie, non posso vivere così ancora a lungo.<br />
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Fra due settimane si sposa la mia amichetta del cuore dell'Accademia D'Arte Drammatica, e ho l'onore di essere la sua testimone (fazzoletti di Hello Kitty già in borsa, chevvelodicoaffare).</div>
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L'addio al nubilato è il prossimo fine settimana, cioè quello subito precedente il grande evento, e partiremo per tre giorni per una destinazione sconosciuta alla sposa. Mi sto occupando di tutto, ho comprato dei gadget carinissimi per le partecipanti, studiato l'itinerario, insomma ho fatto quello che so fare meglio: l'organizzatrice.</div>
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Preda della sindrome da agenzia viaggi, nonché della carta di credito nuova fiammante, mi sono offerta anche di provvedere ai biglietti del treno per l'intera compagnia, per essere certe di avere posti vicini. Sui viaggi del sabato c'è anche la promozione 2x1, che ci fa risparmiare un sacco di soldini.</div>
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Mi accingo ad acquistare i biglietti prima di uscire per un aperitivo col Fidanzato, ma come sempre vengo bloccata tre volte dal perfido sito di Trenitalia (stacchetto musicale lugubre al solo pronunciare questo nome), e si sta facendo tardi.</div>
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"Tu preparati, lo faccio io."</div>
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Lo faccio io. </div>
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Ta da da dan.</div>
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Respiro, e rifletto. Il Fidanzato è un veterano del perfido sito di Trenitalia, visto che si fa continuamente su e giù per l'Italia per venire a Milano da me. Posso citargli a memoria orari dei treni che mi occorrono e numero delle partecipanti dal bagno senza colpo ferire, e intanto finire di prepararmi.</div>
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Sì, posso farcela. Posso delegare. Lasciargli il computer, andare nell'altra stanza, ed avere fiducia nel fatto che non è strettamente necessario che sia io e solo io a comprare questi biglietti.</div>
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Respiro.</div>
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"Va bene, grazie mille."</div>
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"Ok, dettagli?"</div>
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"Dunque, sabato, 5 persone, destinazione X, treno Tale. Mi raccomando attento a prenderli a coppie di due, così prendiamo la promozione, e abbina i posti vicini."</div>
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"Perfetto, vado."</div>
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Mi trucco, metto le lenti, aggiungo a voce i dettagli della carta di credito. Sento il trillo dell'sms ricevuto con i codici dell'acquisto e dei posti.</div>
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Visto quanto era facile? Brava ragazza che delega.</div>
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"Adesso allora ti prendo il ritorno. Il giorno dopo, giusto?, quindi domenica 21."</div>
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Gelo.</div>
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"Amore, domenica 21 non è questa settimana, è la prossima, ed è il giorno del matrimonio. Lo sai. Ci vieni anche tu."</div>
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"Ah, è vero. Quindi tu intendevi questo sabato, questo che viene?"</div>
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Brivido lungo la schiena.</div>
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"Certamente. E lo sai benissimo, sono mesi che te ne parlo. Non avrai mica comprato i biglietti con la promozione per sabato 20?"</div>
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Silenzio.</div>
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"Ehm, si. Mi sono sbagliato. E immagino che non siano neanche rimborsabili, vista la promozione. Mi dispiace."</div>
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No, non sono una che ama delegare.</div>
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C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-16552779332829858222013-04-17T22:08:00.002+02:002013-04-17T22:09:24.108+02:00Dublino, Italia, Wicked e un post di MachedavveroSono tornata da Dublino domenica, come sempre con un misto di entusiasmo e tristezza. I meeting internazionali ti esaltano perchè ti fanno intravedere milioni di possibilità, ti aprono gli orizzonti, e il clima informale che vi si respira ti fa anche sentire a casa tua in questa comunità teatrale allargata.<br />
Però, c'è un però. Tuttimapropriotutti sanno i fatti di casa nostra. Non c'era working group in cui non si nominassero "situazioni come quella dell'Italia", e "rapporti politici che poi finisce come con Grillo".<br />
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Volevo sotterrarmi, e contemporaneamente ero furiosa per tutti quelli che si impegnano, e di cui non parla nessuno<br />
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Dopo due giorni, Chiara di Machedavvero pubblica <a href="http://machedavvero.blogspot.it/2013/04/via-dallitalia-per-sentire-la-rabbia-e.html" target="_blank">questo post</a>. E mi è venuta in mente di quando ho visto "Wicked", a Londra, tre anni fa.<br />
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"Wicked" è un musical del 2003, quindi è uno spettacolo teatralmente "vecchio". Un'amica mi ha convinta a vederlo, ed eccoci seduta in balconata dell'Apollo Victoria Theatre, proprio davanti all'omonima stazione.<br />
Dopo due minuti, stavo piangendo come una fontana. Perchè era uno spettacolo vecchio, ma comunque era più bello di tutti quelli che avevo visto in Italia in quella stagione. Perchè non era possibile che, con tutti gli artisti meravigliosi che abbiamo, le nostre compagnie facciano la fame e quella fosse, evidentemente, una macchina perfettamente oliata per divertire e far sognare il pubblico e CONTEMPORANEAMENTE guadagnare cifre importanti. Perchè abbiamo potenziali inesporati, che continuano a rimanere tali. Perchè la maggior parte dei miei amici mi invidia per il lavoro che faccio, ma le cose di cui mi occupo potrebbero essere mille volte più interessanti, travolgenti e coinvolgenti.<br />
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Non sono d'accordo sul fatto che serva andare via dall'Italia per imparare certe cose. Io faccio parte del gruppo "avrei voluto avrei potuto e poi sono rimasta". Forse sono stata codarda, forse non ho pensato di potermi adattare, di poter affrontare la sconfitta se non ce la facevo. Può essere.<br />
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Io però quando ho l'istinto di buttare una cartaccia in terra, non lo faccio perchè penso "No dai che brutto". Quando vedo i graffiti sulle porte mi arrabbio a dismisura perchè penso "E' la porta di qualcuno". Quando esco da un negozio saluto e auguro buona giornata perchè vorrei che qualcuno lo facesse per me.<br />
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Forse è perchè ho vissuto tanti anni in Trentino, un posto in cui le persone hanno molto senso civico, e dove ho constatato che il rispetto reciproco, l'educazione e l'apporto di tutti fa funzionare DAVVERO funzionare le cose in un altro modo. Forse è perchè ho frequentato scuole che mi hanno fatta imparare e crescere davvero, anche come persona, ed interessarmi sempre del mondo. Forse è per il lavoro che faccio.<br />
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Non lo so.<br />
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Ma io credo nei piccoli gesti, credo nel fatto che si può cambiare ed essere migliori anche da un giorno all'altro e che la somma di piccoli gesti faccia una differenza enorme nella bilancia del mondo. Credo nel fatto che se tutti quelli di 29 anni la pensassero come me, e anche tutti quelli dai 29 in giù, nel giro di 20 anni questo Paese sarebbe rivoltato come un calzino e rimesso a nuovo.<br />
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Quindi partite o restate, non importa. Però pensateci su, e poi fate la differenza anche voi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtdK0S3ZdYKYChXh__uf2YXUEDWFlb7MG0jBiAsNaXmK7Rg4S25dGhqVB0imjZJBHDizaYV-wPsMT2A2kdMwK1zCg7_hyLJ71r6hIDaq2-nuJEtkvUNOvd85ry2nnihVcLft1j50xQP8A/s1600/IMG_9641.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtdK0S3ZdYKYChXh__uf2YXUEDWFlb7MG0jBiAsNaXmK7Rg4S25dGhqVB0imjZJBHDizaYV-wPsMT2A2kdMwK1zCg7_hyLJ71r6hIDaq2-nuJEtkvUNOvd85ry2nnihVcLft1j50xQP8A/s400/IMG_9641.JPG" width="400" /></a></div>
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<br />C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-33785723252563730252013-04-10T16:40:00.002+02:002013-04-10T16:55:08.691+02:00All about me<div style="text-align: justify;">
Qualche tempo fa, Emme mi ha nominata per il Liebster Blog Award: si tratta di una catena di domande e risposte fra blogger, in cui si coinvolgono ogni volta gli 11 blog che ci piacciono di più. </div>
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Avendo passato gli ultimi tre mesi a lavorare ininterrottamente (non è un'esagerazione), a parte quello di Emme in realtà non mi viene in mente nessun altro che consiglierei, per cui la mia lista delle preferenze è al momento sospesa, e mi riservo di tirarla fuori in tempi migliori. </div>
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Ciò non toglie che sono stata <b>onoratissima</b> dal fatto che Emme abbia nominato me, e il minimo che posso fare per ricambiare è, in effetti, rispondere alle sue 11 domande. Che sono le seguenti. </div>
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<b>1. Perché hai deciso di aprire un blog?</b> </div>
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Perché sono cresciuta con la scrittura in corpo. Era un'ossessione, e sono stata a lungo convinta che sarebbe stata anche il mio lavoro. Poi sono capitate tante cose, e non si sa bene come la scrittura è stata messa in stand by, la mia amata Montablanc a prendere polvere. </div>
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Siccome però il "nulla si crea e nulla si distrugge" vale non solo per la scienza ma per la vita in generale, dopo un lunghissimo giro mi sono trovata esattamente al punto di partenza: davanti ad un foglio vuoto e con il bisogno irrefrenabile di scrivere. Del resto, se Baricco ha cominciato a scrivere a 30 anni, nulla mi vieta di ricominciare a 29. </div>
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Prima ho aiutato mia cugina Kate a creare "Defying Vanity", un blog di moda, beauty e tendenze, poi non mi è più bastato e ho cominciato "The Blonde Chronicles", uno spazio mio dove parlare di quello che mi va, quando mi va. </div>
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E' una cosa rara, per me, lasciare così tanto spazio al desiderio del momento, senza essere rigorosa, precisa, organizzata, metodica: questo blog è un regalo che mi sono fatta, un luogo ideale senza pretese dove poter essere discontinua, poco impegnativa, e decisamente folle. </div>
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(Però mi sono comprata un nuovo diario, dopo dieci anni. E ci scrivo quasi ogni sera, per compensare. Contrappasso.) </div>
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<b>2. Qual è il tuo sogno più grande?</b> </div>
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<i>Attenzione: questa risposta è fortemente sconsigliata a tutti coloro che soffrono di diabete. La blogger non si assume responsabilità per eccessive dosi di saccarina emesse nella rete. </i></div>
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Se devo pensare al sogno che ho da tutta la vita, quello di quando eri piccola e che ancora oggi ti fa luccicare gli occhi come un manga giapponese, decisamente la risposta è: Sposarmi. </div>
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C'è qualcosa di magico nel percorrere una navata con quell'abito bianco, mentre tutti intorno a te sono emozionati e ti fissano, ma tu riesci a vedere gli occhi di una persona sola, là in fondo, e non senti nulla se non il battito impazzito del tuo cuore. </div>
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L'Amore è sempre stato il mio sogno più grande, poi ha fatto a pugni con la Realtà e sono andati ai tempi supplementari. Ne sono usciti tutti e due piuttosto male, perchè comunque quando credo in qualcosa è difficile averla vinta, anche se sei la Realtà.
Insieme ad Amore dallo scontro ne è uscito male anche Avere dei Figli, che è un pacchetto unico con la navata e l'abito bianco. </div>
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Il vero vincitore del match è stato quindi il Teatro, inteso come Lavoro dei tuoi sogni, Carriera da ventiquattrore e tailleur, Realizzazione Personale non dipendente da un'altra persona che potrebbe rivelarsi un Super Verme. Da donna moderna del 2013, il Teatro mi ricorda quotidianamente che ci sono cose che possono appagarti e farti sentire completa senza bisogno di niente e di nessuno. </div>
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Ma la Realtà è anche che fra dieci anni, seduta sul divano a guardare un film con mio marito e i miei due pargoletti, sarei felice anche se dovessi smettere di lavorare in Teatro.
Se tornassi da uno spettacolo a mezzanotte, e a casa non trovassi nessuno oltre al mio gatto, probabilmente invece no. </div>
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<b>3. Hai un rimpianto a cui pensi spesso?</b> </div>
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Sì. Tutti i giorni o quasi. Fu qualcosa deciso dalla mia testa, che fece assolutamente bene e mi salvò probabilmente da grandi guai, e sono grata a me stessa per essere una persona così razionale, e in fin dei conti, molto forte.
L'aver fatto la cosa giusta non salva però il tuo cuore dal desiderare tutt'altro. Ed il cuore può rimpiangere molto più a lungo della testa. </div>
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<b>4. La città dove vorresti vivere?</b> </div>
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Il dilemma del momento. Vivo in un luogo dove non ho particolare desiderio di restare, ma quello dove potrei andare in alternativa, per quanto mi piaccia, non è quella "casa" dove mi riporterebbero le scarpette rosse di Dorothy. </div>
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L'unico posto dove mi sia sentita a casa davvero, e dove ho pensato seriamente di restare, finchè il destino non ha voluto il contrario, è stata Padova. Che considero ancora uno dei posti più belli al mondo. </div>
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<b>5. Se tu fossi un personaggio storico, chi vorresti essere?</b> </div>
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Maria Antonietta. Lo so che può sembrare superficiale, e che fa una bruttissima fine, ma l'alternativa è Anna Bolena, quindi il melodramma è parte integrante dei miei desiderata storici.
Le corti del settecento mi affascinano incredibilmente, e credo che avrei sguazzato felice in quel complicatissimo insieme di regole e bon ton. </div>
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Maria Antonietta è inoltre un personaggio incredibilmente sottovalutato, che ha pagato con la vita per qualcosa che era fuori dal suo controllo e dalle sue possibilità.
Anna Bolena invece è stata un'incredibile innovatrice, capace di esercitare un potere indiretto e di influenzare la cultura del suo tempo. E' stata sentimentalmente molto innamorata e molto sfortunata, ma è comunque la madre della più importante Regina che la storia ricordi. </div>
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<b>6. Che passioni hai?</b> </div>
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Il teatro, se non si fosse capito. Ormai fatico a considerarla una passione, è decisamente qualcosa di più complesso. La lettura, in maniera maniacale. Il pianoforte e la musica classica, che però negli ultimi anni ho lasciato un po' da parte. La danza classica, che invece ancora mi accompagna malgrado l'età. Cucinare, solo i dolci solo quando sono tesa per lavoro. Ho avuto una passione smodata per Final Fantasy che continuerebbe se avessi tempo per giocarci e soldi per una PS3, e dipendo da Grey's Anatomy (precedentemente da Gossip Girl). </div>
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<b>7. Il ricordo d'infanzia più bello?</b> </div>
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Non ne ho uno in particolare. Credo sia più la sensazione, gli sprazzi di ricordi di piccole cose. </div>
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Vedere un film della Disney e accorgersi che so tutte le battute e le canzoni a memoria. Saper ricordare perfettamente l'odore polveroso dei tappeti di casa di mia nonna, e del legno del suo tavolo da pranzo, sotto cui mi nascondevo perchè di volta in volta era una foresta, una prigione, una caverna misteriosa. Guardare le violette nel giardino di casa dei miei, che era la casa del mio prozio, e pensare alle mille volte che le ho raccolte in un mazzetto.</div>
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Semplicemente, ricordarsi che sono stata una bambina, e malgrado tutte le avversità una bambina molto felice. </div>
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<b>8. Cosa fai nel tempo libero?</b> </div>
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Io non ho tempo libero. Ho del tempo differentemente organizzato, diviso in tre categorie: </div>
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- totale vuoto mentale, di solito supportato da azioni inutili e vuote come aprire tutte le app dell'iPhone, fare ricerche inutili su Google di cui non ho voglia di leggere le risposte, guardare Real Time; </div>
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- fare quelle cose che riguardano la mia vita private e che non faccio mai. Controllare le bollette. Pulire a fondo la casa. Rispondere ad email/messaggi degli amici che ho letto e istantaneamente rimosso. Riordinare l'armadio. Segue senso di colpa, sempre e comunque, per non aver fatto abbastanza e per avere così poca cura di me; </div>
<div style="text-align: justify;">
- fare qualcosa di intellettualmente e socialmente valido ma piacevole. Suonare il piano. Studiare inglese. Leggere un libro. Cucinare. Vedere gli amici. Andare a teatro. Andare al cinema. Fare aperitivo (a Milano). Andare a cena (nelle Marche). Segue senso di colpa perché non ho la vita sociale che dovrei (stabilito da chi, poi non si sa). </div>
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<b>9. Il tuo colore preferito è (e perché)?</b> </div>
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Molti pensano che sia il rosa, ma in realtà il mio preferito è il blu. Perchè è il colore del mare, del cielo, dei miei occhi, quello che ti sta meglio addosso se sei bionda e anche se nessuno l'ha ancora capito il blu è chiaramente destinato ad essere il nuovo nero, fidatevi. </div>
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Il secondo è il rosa. Perchè sono bionda e non può essere diversamente. </div>
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<b>10. C'è un libro e/o un film che consiglieresti?</b> </div>
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Tantissimi. Gli Harry Potter (libri). Orgoglio e pregiudizio (libro e film). Via col vento (film e ASSOLUTAMENTE libro). Il Signore degli Anelli (libri e film). Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (ma solo la prima serie del telefilm Game of Thrones e la penultima puntata della seconda serie, il resto è troppo diverso). Hunger Games (film e ASSOLUTAMENTE libri). Tutto Murakami. Guerra e Pace. Tutti i film della Disney. </div>
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Potrei andare avanti a lungo, mi fermo qui. </div>
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<b>11. Avessi una bacchetta magica, cosa cambieresti nella tua vita?</b> </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Farei qualcosa per il mio rimpianto. E farei qualcosa per aiutare chi delle persone a cui voglio bene si trova in difficoltà. </div>
<div style="text-align: justify;">
Della mia vita non cambierei nulla. A volte non mi piace, ma dopotutto è la mia. </div>
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<b>Ed ora l'ultima parte dei compiti! 11 cose su di me:</b> </div>
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1. Sono terribilmente abitudinaria, adoro fare le stesse cose in maniera sempre uguale. Contemporaneamente, da un giorno all'altro sono capace di fare scelte radicali e cambiare completamente il corso della mia vita. L'ho fatto più volte, e ho costruito nuove abitudini. Mi piace molto essere così. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
2. Programmo e organizzo qualsiasi cosa. Non è mania del controllo, è che la mia testa funziona così. Trova la soluzione più pratica, più veloce e più comoda. Deformazione. (o meglio, sono così da sempre e quindi ho deciso di farlo per lavoro) </div>
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3. Il mio profumo è Hipnotic Poison da quando è stato creato. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
4. Sono in grado di leggere dovunque e in ogni momento. Leggo da sempre anche a tavola e non c'è niente che i miei genitori siano riusciti a fare per farmi smettere. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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5. Sono diventata addicted delle serie tv durante l'Università, e la colpa è della mia coinquilina ormai quasi sorella Six. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
6. Ho una famiglia numerosissima di persone che non sono realmente imparentate con me. E non perchè qualcuno si è divorziato, risposato, etc. Semplicemente i miei genitori si sono scelti degli amici, nella vita, che sono diventati la nostra famiglia più di quella reale. Ed è davvero molto bello. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
7. Adoro i gatti e i bambini. Non che si somiglino fra loro, è chiaro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
8. Mi dicono che sono sempre perfetta, persino nella tormenta di neve dopo aver dormito due ore senza trucco e con una busta di plastica addosso. Io mi sento spesse volte uno straccio, ma non mi lamenterò di certo perchè tutti pensano il contrario. </div>
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<br /></div>
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9. Sono bravissima a cucinare i cupcakes. Non ho imparato da nessuna parte, semplicemente sono brava. Bisognerà pur avere dei talenti nella vita! </div>
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<br /></div>
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10. Sono brava ad ascoltare gli altri e a dare consigli. Ho la sindrome della crocerossina con le persone in difficoltà. Sono quella da cui tutti vanno quando hanno bisogno di aiuto. Sto ancora cercando di capire se la cosa mi piace oppure no. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
11. Sono pigra, egocentrica quanto basta, ma soprattutto, a dispetto e al contrario di come la mia vita è strutturata, sono una persona profondamente solitaria.
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<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>(Grazie Emme)</i></div>
C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-32368552338408974822013-04-10T14:04:00.001+02:002013-04-10T14:04:46.629+02:00DeformazioniDa domani sono a Dublino fino alla fine della settimana per un meeting internazionale: sono felicissima ma saranno giorni di fuoco con orari deliranti.<br />
Così oggi ho preso mezza giornata libera al lavoro, visto che il conteggio dei miei straordinari si avvicina paurosamente alle 140 ore. Come dire, vai a farti un giro che in ufficio sicuro non ci puoi più stare. Eseguo.<br />
<br />
Ecco però che sorge la classica deformazione dell'organizzatore: ho un pomeriggio libero, e non so cosa farci. O meglio, mi vengono in mente solo attività che non c'entrano molto col concetto di "vacanza" e "rilassarsi", quando fuori per la prima volta splende il sole su Milano, e la temperatura invita ad uscire, prendere aria e, non sia mai, FARE UNA SANA CAMMINATA SENZA META.<br />
<br />
La sola prospettiva mi lascia sbigottita. Non so quanto tempo è che non vado semplicemente a zonzo da sola. (automaticamente sorge il dubbio: sono MAI andata semplicemente a zonzo da sola?)<br />
<br />
L'organizzatore, quando gli viene impedito di organizzare gli altri, organizza se stesso.<br />
La lista delle possibili attività del pomeriggio diventa quindi:<br />
- ultimare il post di risposta ad Emme che aspetta nelle bozze da un mese perchè è più lungo della Divina Commedia;<br />
- riordinare l'armadio cominciando a preparare il cambio stagione e programmando una serie di lavatrici;<br />
- suonare il pianoforte per almeno tre ore tornando a padroneggiare perfettamente il primo tempo della "Patetica";<br />
- studiare inglese per almeno tre ore preparandomi per Dublino (che è come lavorare ma siccome non mi paga nessuno è considerata un'attività personale);<br />
- pianificare nei minimi dettagli l'addio al nubilato della mia migliore amica prima ancora di aver sentito cosa ne pensano le damigelle;<br />
- pianificare nei minimi dettagli la vacanza a Campiglio del 25 aprile prima ancora di aver sentito gli altri partecipanti.<br />
<br />
Ammettiamolo, ho un problema. A 29 anni, e per di più essendo bionda, non si può non essere in grado di non fare semplicemente NIENTE.<br />
<br />
Indi per cui, ho deciso che il pomeriggio sarà dedicato a:<br />
- prendere il BikeMi e arrivare in un punto interessante del centro;<br />
- rifare la strada a piedi verso casa;<br />
- mangiare un gelato;<br />
- guardare le vetrine;<br />
- chiamare la damigella d'onore per discutere CON LEI dell'addio al nubilato della mia migliore amica;<br />
- riordinare moderatamente la camera mentre faccio le valigie per la partenza di domani.<br />
<br />
Credo che avrò un attacco di panico a metà del processo. Vi farò sapere come va.C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-68422910233112626282012-12-22T01:15:00.001+01:002012-12-22T01:15:23.682+01:00Propositi per le vacanze di Natale1) Rivedere tutte le puntate di Gossip Girl<br />
<br />
2) Finire almeno due libri<br />
<br />
3) Passare così tanto tempo a mollo nella vasca da bagno da farmi venire mille grinze<br />
<br />
4) Mettere ordine nelle faccende blog e finire i post in pubblicazione da millenni<br />
<br />
5) Aggiornarmi su tutte ma proprio tutte le ultime tendenze di moda<br />
<br />
6) ************** (vietato ai minori)C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-31601001378571740132012-12-13T22:50:00.002+01:002012-12-13T22:50:40.962+01:00Il 14 dicembre #leaveamessage!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrsMVaEYDlOKpfA5UzEqhEQ-66dl9xALIwMOAUnSV_TN36_khXdefsuUG7C7CU1ZJvXFAUNKO94k5ko6-FSdSflJuz02xIu86qRRDSVFdaJLxsIs-tae9nlSVB5OTxuWzTH7A106NldzI/s1600/messagebar2012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="188" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrsMVaEYDlOKpfA5UzEqhEQ-66dl9xALIwMOAUnSV_TN36_khXdefsuUG7C7CU1ZJvXFAUNKO94k5ko6-FSdSflJuz02xIu86qRRDSVFdaJLxsIs-tae9nlSVB5OTxuWzTH7A106NldzI/s640/messagebar2012.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Vi capita mai di avere una giornata storta, di essere nervose per qualche motivo, di vedere tutto nero, e poi succede una piccola cosa, una stupidaggine, qualcuno che vi fa una gentilezza, un raggio di sole fra i palazzi della città, un fiore sul marciapiede, e improvvisamente sorridete?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco in due parole il significato di #leaveamessage!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'idea è di Chiara Santamaria, blogger di <a href="http://machedavvero.blogspot.it/" target="_blank">Machedavvero</a>, che in un post un anno fa lancia una piccola provocazione: scrivere su un biglietto una frase incoraggiante, un pensiero positivo, una battuta per far sorridere, e lasciarle laddove possano essere trovate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco che su tram, aerei, panchine, cabine telefoniche e ogni posto possibile della città sono spuntati piccoli pezzetti di carta, e #leaveamessagge è diventato addirittura trending topic su Twitter, e ha fatto parlare di sé stampa e radio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno è stato trovato sotto un barattolo di Nutella...gnam!</div>
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<br /></div>
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Domani 14 dicembre #leaveamessage ritornerà, e avrà anche una buona causa: aiutare l'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, promuovendo fra tutti i partecipanti una donazione: non è obbligatoria, ma anche un piccolo gesto può essere importante per continuare a curare i piccoli malati e supportare la ricerca. Ci sono tanti modi per fare una donazione: visitate il <a href="http://www.meyer.it/lay_cat_age.php?IDCategoria=1164" target="_blank">sito del Meyer</a> per tutte le info.</div>
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<br /></div>
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<b>Ma torniamo al punto: come partecipare domani a #leaveamessagge!</b></div>
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<b><br /></b></div>
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1. Procurati un fogliettino qualsiasi, o scarica e stampa questo qui:</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcL5qDeWabOXTEJn6A2bwNmTaJKIkFgtG4OevMHOA-k2ith6hva3c1U_M3sH9J5f-kRwOa8QVMs8-nIg2HDJEhRJ6QLTHxU478VbFKxFC1TNZhjJGcZ0p7vNia2E_aJ8ZFBBxQUnW8muw/s1600/leaveamessage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcL5qDeWabOXTEJn6A2bwNmTaJKIkFgtG4OevMHOA-k2ith6hva3c1U_M3sH9J5f-kRwOa8QVMs8-nIg2HDJEhRJ6QLTHxU478VbFKxFC1TNZhjJGcZ0p7vNia2E_aJ8ZFBBxQUnW8muw/s1600/leaveamessage.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
2. Scrivici sopra una frase carina, che ti piacerebbe leggere e che ti strapperebbe un sorriso.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
3. Lascia il biglietto in un posto dove può essere trovato per caso.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
4. Come sapere se il vostro biglietto è stato trovato e letto? Semplice, twittate un indizio con l'hashtag #leaveamessage e la vostra città, e scatenate la caccia! Potete anche postare su Facebook linkando a <a href="http://bit.ly/leaveamessage2012" target="_blank">questa pagina</a>, oppure utilizzare Instagram sempre col tag #leaveamessage. Ovviamente scrivete anche il testo dei biglietti che trovate, in modo che chi li ha scritti riesca a sapere che sono stati letti :)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
5. Mandate una mail a Chiara (machedavvero@gmail.com) col testo del vostro messaggio per aiutarla a tenere traccia dell'iniziativa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Tutto chiaro??</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Pronti, partenza...#leaveamessage!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-4388601076536887732012-12-12T09:29:00.000+01:002012-12-12T09:29:21.258+01:00Teatro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiquJKpRhRji6GDB9PxuKrs2UPZJf-Goa8ocKkM0DIwKReE7vQFkp5_Kc0iNiiSN07NJ-QWm2RXaOGoiuxB1Xs9hsJ8Z_yeSrsO95xQH_Bre6H1iSqgKA3CRc5cY4QsLeTx577Il0SEveU/s1600/teatro-como.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiquJKpRhRji6GDB9PxuKrs2UPZJf-Goa8ocKkM0DIwKReE7vQFkp5_Kc0iNiiSN07NJ-QWm2RXaOGoiuxB1Xs9hsJ8Z_yeSrsO95xQH_Bre6H1iSqgKA3CRc5cY4QsLeTx577Il0SEveU/s320/teatro-como.jpg" width="320" /></a></div>
Un siparietto che ricorre frequentemente dal mio primo anno di università.<br />
<br />
"C. ma racconta, di cosa ti occupi?"<br />
<br />
"Teatro"<br />
<br />
"No, intendevo di lavoro"<br />
<br />
...C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-47339424483876648102012-12-05T19:15:00.000+01:002012-12-05T19:19:29.933+01:00A Natale puoi (dedicato a Emme)<div style="text-align: justify;">
Qualche settimana fa, scorrendo Twitter distrattamente, mi cade l'occhio su un post: "Mancano 54 giorni a Natale". E' di Emme (@Emme_wonder), e rimanda ad un brano del suo blog che, come sempre per lei, è al limite del geniale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Comincia così:</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhmpSCnmujRJVvYB0kRSXcSswnHBsg2DqfFPKFkGzHaNs9HY7H1onEJo6rCCh1A4nj37XkD3Z4UR3Y685u9DZOXVcY1w_3TPc7n17id0P53p0MBxwfJoLmeJis_Xztaee_FPAKd4Zb-4c/s1600/262039_10151102356917587_1329116505_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhmpSCnmujRJVvYB0kRSXcSswnHBsg2DqfFPKFkGzHaNs9HY7H1onEJo6rCCh1A4nj37XkD3Z4UR3Y685u9DZOXVcY1w_3TPc7n17id0P53p0MBxwfJoLmeJis_Xztaee_FPAKd4Zb-4c/s320/262039_10151102356917587_1329116505_n.jpg" width="320" /></a></div>
<i>Qualcuno, oggi, mi ha ricordato che mancano 54 giorni a Natale. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>D’un tratto ho sentito quella musichina che di solito si sente nei film horror quando la povera vittima si rende conto di essere sola, con il telefono fuori uso e il tipo mascherato e con una motosega in azione al piano di sotto. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ta-ta-ta-tà. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> “Solo 54?”, ho pensato. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> E subito pensieri tristi e da sociofobica hanno affollato la mia mente. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Ma che davvero?".</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Il resto ve lo leggete <a href="http://traemmeezeta.blogspot.it/2012/10/ma-davvero-mancano-54-giorni-natale.html">qui</a>, così scoprite Emme nel caso non la conosceste. Dopo che l'avrete finito, e che avrete finito di ridere (per la prima parte) e di farvi venire il magone (per la seconda), avrete solo due scelte: essere completamente d'accordo con Emme, o sentire la necessità di pensarla all'esatto opposto e di scrivere un "contro post", che è quello che farò io, dopo averlo a lungo promesso alla nostra ex principessa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ché essendo io tuttora principessa nonché bionda mi sembra un atto dovuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn3XXj1DpECZOXC_T2zwyAy8Nh3yjWgNR0BFoOyk6z0_xGR0-C2s75zVo2hEmiGoej8k6MF4Iixi3fcb1GPNv5wiaqZko_KaPlfh2AutwqJi__vit4DmHweX0-6qImybqX5wfArHNoKvY/s1600/65365_10151108544332587_2128545789_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn3XXj1DpECZOXC_T2zwyAy8Nh3yjWgNR0BFoOyk6z0_xGR0-C2s75zVo2hEmiGoej8k6MF4Iixi3fcb1GPNv5wiaqZko_KaPlfh2AutwqJi__vit4DmHweX0-6qImybqX5wfArHNoKvY/s320/65365_10151108544332587_2128545789_n.jpg" width="320" /></a><i>Qualcuno, oggi, mi ha ricordato che mancano 54 giorni a Natale. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Così tanti??", ho pensato. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Spaventata, ho immediatamente fatto partire la playlist "Christmas Time" su iTunes per tranquillizzarmi.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"It's beginning to look a lot like Christmas... everywhere you go..."</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Già meglio.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non importa se fuori è ancora così caldo che mia madre nelle Marche va al mare. Dal 1 settembre, l'estate è finita, e se l'estate è finita, il Natale sta arrivando. In mezzo ci sono solo pochissime cose, come la Vogue Fashion Night Out, la settimana della moda, l'apertura delle stagioni teatrali, e poi la sento, inconfondibile, calda e avvolgente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>L'atmosfera natalizia.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' fatta solo di cose che ti mettono il buonumore. L'odore di pino dell'albero. L'aria frizzantina che preannuncia neve. La città in cui scende buio presto, ma si accendono mille luci. Le confezioni dei regali, tutte verdi e rosse. La corona appesa alla porta che ti saluta quando torni a casa. La cioccolata calda, la cannella e le arance. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il Natale è la musica. Che praticamente è come dire "Il Natale è Michael Bublè". </b><br />
L'album "Christmas", che ha riletto tutti i grandi classici in chiave swing, riesci ad ascoltarlo per ore senza sentirti (troppo) stucchevole. Ormai so tutte le canzoni a memoria, il che ha significato anche arricchire il mio inglese di un apparato lessicale specifico che va da "mistletoe" (vischio) a "Jack Frost" (una descrizione allegorica dell'inverno rappresentata come un elfo che fa nevicare).<br />
Immaginate quanto mi tornerà utile in futuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il Natale è decorazioni. </b><br />
Se non vivessi in 40 mq vi assicuro che ne avrei comprate molte di più, ma già così sono dovunque. Dalla tavola al pianoforte, dall'albero in sala agli angioletti in camera da letto: la casa sembra diversa, è pervasa dalla magia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLZJ3fYOT9Vle5fsRpoT0EB3PlweNqHxG3-mEIunFuO6b2uU6bpJjSra6Ro4dCm_7X6E_R5iQ_QsD5i52J0rxmMJpUMvjRU_pu3RMASxQKwWcK4dZ3YejfYYl4DWucp7UCLIukozfdtlc/s1600/16043_10151118683297587_1699426225_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLZJ3fYOT9Vle5fsRpoT0EB3PlweNqHxG3-mEIunFuO6b2uU6bpJjSra6Ro4dCm_7X6E_R5iQ_QsD5i52J0rxmMJpUMvjRU_pu3RMASxQKwWcK4dZ3YejfYYl4DWucp7UCLIukozfdtlc/s320/16043_10151118683297587_1699426225_n.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Il Natale è cucina.</b><br />
Ogni anno qualcosa di diverso, da regalare come pensierino, da portare in ufficio, da fare insieme alle amiche per la cena tutte insieme. Perchè quello che cucini è unico, l'hai fatto tu con le tue mani, è il migliore dei regali possibili.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il Natale è i film sul divano con le cugine.</b><br />
In un'opzione di scelta ristretta fra A) un film della Disney, ma di quelli vecchi, come "La spada nella roccia" B) un classico intramontabile e lacrimevole, come "Il piccolo lord" C) un film romantico a tema, come il mio favorito "L'amore non va in vacanza", ben noto in famiglia perchè "Ho visto Harry Potter ed era più realistico", e quindi solitamente classificato sotto la voce "fantasy". </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il Natale è la lista dei regali, che fra tutto è in assoluto la prima cosa da fare.</b><br />
Elenco completo delle persone a cui comprare un regalo o anche solo un pensierino, per ciascuna budget di spesa, e ovviamente la lista è numerata perchè bisogna poter contare quanti biglietti servono, quanta carta da regalo, quanti chiudipacco.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>(Ok. Ammetto di essere un tantino esagerata in questa parte. Ma faccio l'organizzatrice nella vita, non concepisco un altro sistema per fare le cose. Non sarebbe ugualmente funzionale. Dai.)</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Adoro fare i regali, è una cosa che mi piace in generale, ma le mie giornate sono delle corse contro il tempo, e i compleanni me li dimentico regolarmente insieme a tutta la mia vita privata, con conseguenti corse disperate alla ricerca di uno straccio di cosa da portare ai festeggiati di turno.</div>
<div style="text-align: justify;">
A Natale è improvvisamente diverso. Natale arriva il 25 dicembre, impossibile da scordare, e ci sono almeno tre mesi in cui dedicarsi alla ricerca del regalo perfetto. Girare per negozi senza intenti particolari, e pensare "Questo piacerebbe da morire a Ginetta!". Ricordarti per qualche motivo del viaggio a Timbuctù fatto con Vergingetorige tre anni fa, e decidere di comprargli qualcosa che richiami quel pazzo weekend. Sbatterti tantissimo per ordinare su internet un pezzo introvabile di quella collezione che piace tanto a Sempronio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Avere finalmente il tempo per essere certa che, nell'istante in cui scarteranno il regalo, i tuoi amici sorrideranno capendo che li hai pensati davvero, quando lo hai scelto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOFgJh6HuR0l4XSB-98s2nLo-TCpGN85ciHEXpsgqExO0m_WiZi3NVe-R_GOkq9MyRIxw28pK-8hcTifQ6dXyXQk4tIVZIwLOFv4CdteByLO2nZwIa0sUpbdmuJxkOxlzeucrWenKYIYI/s1600/381729_10151113504097587_164610706_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOFgJh6HuR0l4XSB-98s2nLo-TCpGN85ciHEXpsgqExO0m_WiZi3NVe-R_GOkq9MyRIxw28pK-8hcTifQ6dXyXQk4tIVZIwLOFv4CdteByLO2nZwIa0sUpbdmuJxkOxlzeucrWenKYIYI/s320/381729_10151113504097587_164610706_n.jpg" width="320" /></a></div>
<b>Ma soprattutto, "A Natale puoi".</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Perchè dovresti farlo tutto l'anno ma la vita è complicata e spesso non si dà la giusta importanza alle cose. Se non segnassimo sul calendario un giorno in cui fermarci ed essere costretti a passare del tempo con la nostra famiglia, potremmo a breve smettere di farlo (in teatro, sicuramente).</div>
<div style="text-align: justify;">
A Natale puoi fare l'albero con la mamma come quando eri piccola, e non ti facevano toccare quelle bellissime palle di vetro comprate ai mercatini in Germania. </div>
<div style="text-align: justify;">
A Natale puoi sederti davanti al fuoco a vedere la televisione con la nonna perchè non hai niente da fare, e anche se non parlate a lei fa piacere.</div>
<div style="text-align: justify;">
A Natale puoi fare le quattro del mattino a leggere come quando eri in vacanza al liceo, perchè anche il tempo per se stessi è tempo importante.</div>
<div style="text-align: justify;">
A Natale puoi scrivere un biglietto per ogni regalo, per ogni persona, e prenderti del tempo per dire GRAZIE di essere nella mia vita, grazie di volermi bene, grazie di tutto quello che abbiamo fatto insieme. </div>
<div style="text-align: justify;">
Biglietto rigorosamente dell'Unicef o simili, perchè un'altra cosa che A Natale puoi è ricordarti che c'è un mondo intorno a te, e magari riprometterti, se non di partire per l'Africa come missionaria, almeno di salutare più spesso ai vicini di casa, di essere gentile con i commessi dei negozi anche quando hai fretta, di sorridere camminando per strada anche agli sconosciuti perchè basta poco a trasformare una brutta giornata in una bella, perchè sono le piccole cose che fanno la differenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, adoro il Natale, quello che significa per me e che può significare per tutte le persone.<br />
Perchè non bisognerebbe mai smettere di sognare, e almeno una volta l'anno dovremmo ricordarci di farlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQYjy2IMBfvPG-KnCbrE0fzpgNy2t-8N9tkXhdLvw26Tc_ZKSnhnLBQp3EX6H3IFnjjcU-Gapygv_mtLW7RPR6TLiFLBjr5IyaKIUPiesuSgKrEWYG7ZaUlahmwA3BiCRkin-dANXuVxI/s1600/68418_10151107368382587_792289880_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQYjy2IMBfvPG-KnCbrE0fzpgNy2t-8N9tkXhdLvw26Tc_ZKSnhnLBQp3EX6H3IFnjjcU-Gapygv_mtLW7RPR6TLiFLBjr5IyaKIUPiesuSgKrEWYG7ZaUlahmwA3BiCRkin-dANXuVxI/s320/68418_10151107368382587_792289880_n.jpg" width="320" /></a></div>
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<i>"Once upon a time in a town like this </i></div>
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<i> A little girl made a great big wish </i></div>
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<i> To feel the world full of happiness</i></div>
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<i> And be on Santa’s magic list</i></div>
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<span style="font-style: italic;"><br /></span></div>
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<i> Shake it up</i></div>
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<i> Shake up the happiness</i></div>
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<i> Wake it up</i></div>
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<i> Wake up the happiness</i></div>
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<i> Come on you all</i></div>
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<i> It’s Christmas time"</i></div>
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Per ogni Grinch c'è sempre anche una Cindy Lou.</div>
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<br />C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-87586423682879780162012-11-29T10:59:00.001+01:002012-11-29T12:35:47.680+01:00Il diavolo lavora in casa editrice<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigMnokZSkwGUtauxTpcie1gruSiwDyykmyby1foXMENVusBJ3TNnsqs0eOuSbTU0dDM5aGBOR8DXFW5NlnRpltvvmF6Zt8RR-NxTvYdKzl89x0nLoStKrMWGzqjuM6BNxCEHoCIXdmF5U/s1600/978880620904GRA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigMnokZSkwGUtauxTpcie1gruSiwDyykmyby1foXMENVusBJ3TNnsqs0eOuSbTU0dDM5aGBOR8DXFW5NlnRpltvvmF6Zt8RR-NxTvYdKzl89x0nLoStKrMWGzqjuM6BNxCEHoCIXdmF5U/s400/978880620904GRA.jpg" width="258" /></a></div>
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Sono una divoratrice di libri. Always had, always will.</div>
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Quest'anno sto facendo la lettrice settoriale. Ho attraversato la fase (molto lunga) di Song of Ice and Fire, la primavera distopica, l'estate di Larsson, l'autunno delle biografie, ed eccomi pronta per una rinnovata ed intensa fase Japan, in cui mi propongo di completare la spunta degli Haruki Murakami rimasti e di scoprire qualche altro bel romanzo del Paese del Sol Levante. </div>
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Vado in libreria e noto che, edizione 2010 ristampa economica 2011, c'è "Nel segno della pecora", che addirittura la quarta di copertina definisce "il romanzo che ha rivelato al mondo il genio di Murakami". Imperdibile, ecco il tassello da cui cominciare. Ed effettivamente, attacco a sfogliare le prime pagine già di ritorno verso casa. </div>
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C'è un protagonista senza nome che sembra aver perso il senso della vita (familiare). Divorzia dalla moglie senza una motivazione precisa, come se fossero semplicemente due barche alla deriva che la corrente allontana inesorabilmente (molto familiare). Un amico d'infanzia del protagonista, anche lui anima inquieta, é partito per un viaggio e gli scrive strane lettere, in una delle quali acclude una fotografia di pecore (Nocera pecore? Sarà un caso!). Da questa fotografia, usata dal protagonista in un servizio pubblicitario, si dipana una matassa di eventi complicatissima: un'organizzazione con a capo il Maestro, ha come simbolo proprio una pecora, ed il nostro si ritrova in breve alla ricerca di questa pacifica bestiola, direzione Sapporo (deve essere proprio una passione di Murakami, l'Hokkaido). Lo accompagna la sua nuova ragazza, con delle orecchie bellissime dai misteriosi poteri (acuto campanello di allarme).
I due arrivano a Sapporo, e il sesto senso di lei li guida all'Hotel Delfino. </div>
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NO, FRENA. HOTEL DELFINO???? </div>
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Ed ecco che i pezzi del puzzle combaciano, e ti rendi conto che hai davanti il protagonista di "Dance, Dance, Dance", e quella che lo accompagna, dieci a uno, deve essere Kiki. La pecora ha qualcosa a che fare con l'Uomo Pecora, c'è da scommetterci. </div>
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Così faccio la mia brava ricerchina su Google, e scopro che per quanto in Italia "Dance" sia stato pubblicato nel 2005, e "Nel segno" ben 5 anni dopo, il primo altro non é che il seguito del secondo (frase dal lessico complesso che ben esprime però il modo focale del problema).
Mi rileggo la quarta di copertina, per non sbagliare, ma non si fa alcun accenno al fatto che un altro libro già pubblicato dalla stessa casa editrice abbia una connessione con questo. </div>
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Einaudi nei miei confronti ha dei precedenti simili: vi dice qualcosa la cronologia di pubblicazione delirante delle serie del commissario Adamsberg? </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC5_8eC2TgqV78E8fAiNLFYwLmq8Zkua-hUB_ZlJmFpTDKSnyRBiFsS2mzdX5TsUamie_tY_8TJKcnbwkQ0KKzE9E1I2cynjHyvW6znhKPHH-ZPIxIpSyoqhtUM90DU3Jdy4m4SJir5lg/s1600/978880617434GRA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC5_8eC2TgqV78E8fAiNLFYwLmq8Zkua-hUB_ZlJmFpTDKSnyRBiFsS2mzdX5TsUamie_tY_8TJKcnbwkQ0KKzE9E1I2cynjHyvW6znhKPHH-ZPIxIpSyoqhtUM90DU3Jdy4m4SJir5lg/s400/978880617434GRA.jpg" width="243" /></a></div>
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Ho passato i successivi dieci minuti a ribollire letteralmente di rabbia. Ho amato "Dance Dance Dance", anche se l'ho trovato estremamente complicato e difficile da seguire in certi passaggi: comincio a chiedermi se il motivo non si debba trovare nel fatto che mi mancavano dei dettagli che l'autore, bontà sua, pensava a ragione di avermi già fornito. Non aveva fatto i conti con le scelte di traduzione e pubblicazione italiane. </div>
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Che senso ha pubblicare un sequel prima del suo volume originale? </div>
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Se scegli di tradurre Murakami, lo farai perché riterrai che abbia valenza in quanto autore, e sebbene io possa ipotizzare che "Dance" ti attragga perché ha avuto particolare successo, non potrai certo, cara Einaudi, escludere che ce l'abbia avuto come SEGUITO di qualcosa di altrettanto successo.
Praticamente, come cominciare a pubblicare Harry Potter dalla "Camera dei Segreti" perché nel mondo "La Pietra Filosofale" aveva venduto tanto. </div>
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Ma si può?? </div>
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Ho continuato a seguire il viaggio del protagonista con un certo fastidio. Ero contenta di averlo ritrovato, e contemporaneamente non riuscivo a godermi più nulla, mi si mescolavano le impressioni di quel che sarebbe accaduto dopo, e avevo fretta di arrivare alla conclusione per poter finalmente veder riallacciato il filo rosso di questa storia. </div>
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Certo, la casa vuota nel pascolo non mi ha lasciato un'impressione meno forte, anzi é stato doppiamente impossibile non ricollegare quel senso di oppressione e sottile inquietudine al corridoio buio del Dolphin Hotel, quasi a sancire che solo quel brivido può accompagnare le apparizioni dell'Uomo Pecora e del Sorcio. </div>
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La pendola, la polvere, la musica, la neve: come al solito Murakami trasforma in simboli i suoi piccoli dettagli, e trasforma la realtà in qualcosa di magico e dal valore escatologico.
Sono stata triste per il Sorcio, e arrabbiata insieme al protagonista quando mi sono resa conto che era lui l'Uomo Pecora, e che poteva solo essere morto, anche se in grado di farsi salvare dall'amico, e di contrastare il potere della pecora e dell'uomo in nero (il cavo rosso col cavo rosso, il cavo blu col cavo blu...). </div>
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Ma alla fine del libro, quando sono corsa a rileggere tutte le mie impressioni su "Dance Dance Dance", mi é rimontata l'irritazione: era stata una lettura così intensa, chissà quanto più l'avrei trovata completa potendo leggerla alla luce di quello che avevo appena scoperto. Chissà se alla fine quel senso di inquietudine se ne sarebbe andato, oppure se sarebbe stato ancora più forte. </div>
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Gli scheletri, poi, avrebbero finalmente avuto tutti un volto, per me? </div>
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Einaudi, ti biasimo per le tue scelte. E non ti perdonerò mai per avermi anche solo parzialmente rovinato un Murakami!</div>
C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-162889893928290696.post-76047399994270507642012-11-24T20:44:00.001+01:002012-11-27T10:12:43.421+01:00Essere bionde<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkRQ8grirMpFjt9XbHOBAQaOxrHEhgaCWm9rvi-EtvdTVP1qJIzum1-RuGV6EnsRlcQgllJpYgwaRxpR-TQR-gPULvULLYRMBycA0-nK2waorpBzgEDzMZEXMvSG6LAz8q2REh0C7act4/s1600/pink+diamond+barbie+head.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="257" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkRQ8grirMpFjt9XbHOBAQaOxrHEhgaCWm9rvi-EtvdTVP1qJIzum1-RuGV6EnsRlcQgllJpYgwaRxpR-TQR-gPULvULLYRMBycA0-nK2waorpBzgEDzMZEXMvSG6LAz8q2REh0C7act4/s320/pink+diamond+barbie+head.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">L'altro giorno ero a cena, dopo uno spettacolo teatrale, con il Direttore di uno dei più importanti festival d'Italia:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">"Che poi tu, essendo bionda, è come se nella vita avessi già fatto metà del lavoro"</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">The Blonde Chronicles: let's get started...</span></div>
C.http://www.blogger.com/profile/17796613730868089245noreply@blogger.com0